Emancipated: l'altra faccia della libertà by M.g. Reyes

Emancipated: l'altra faccia della libertà by M.g. Reyes

autore:M.g. Reyes [Reyes, M.g.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858949641
editore: HarperCollins Italia
pubblicato: 2016-06-15T22:00:00+00:00


29

LUCY

Venice Beach, venerdì 17 aprile

Mi serve un favore. Mi chiami?

Lucy cliccò sul tasto per rispondere al messaggio di John-Michael con una chiamata. L'autobus stava accostando alla fermata di Venice Beach. Si tenne alla maniglia mentre aspettava che lui rispondesse.

«Ma dove sei?» la apostrofò con tono d'urgenza, quasi aggressivo.

«Sono rimasta in punizione.»

«Ah! Che sfiga.»

«Ma che c'è? Sono sull'autobus... arrivo tra dieci minuti.»

«Aspettami alla fermata. Vengo a prenderti in macchina.»

«Guarda che ho addosso la divisa della scuola. Dammi almeno il tempo di cambiarmi.»

«Lucy, ho un appuntamento. Devo andarci subito.»

«Subito?»

«Sì e devi venire anche tu. Ho... bisogno che venga anche tu.» Fece una pausa, poi aggiunse con tono angosciato: «Per favore, Lucy».

«Che genere di appuntamento?»

«Alla clinica privata.» Un'altra pausa. Stavolta Lucy avvertì chiaramente l'ansia nella sua voce. «Devo fare delle analisi del sangue. Ordinaria amministrazione, ma...»

Lucy abbandonò ogni resistenza. «Ricevuto. Conta su di me, JM.»

Un attimo dopo John-Michael arrivò con la Mercedes e la fece salire a bordo. Si scambiarono un'occhiata.

D'istinto Lucy si protese verso di lui e lo abbracciò. «Non preoccuparti. Andrà tutto bene.»

Lui annuì a malapena. Non l'aveva mai visto così pallido. Aveva uno sguardo spettrale.

Lucy si appoggiò allo schienale del sedile in pelle. Pensò che fossero diretti a una clinica specializzata in malattie sessualmente trasmissibili. Non le piaceva chiedere ai suoi amici se si drogavano o se erano soggetti a rischio, ma chi aveva vissuto in strada come John-Michael aveva alte probabilità di contrarre l'epatite o addirittura l'HIV. In tal caso avrebbe dovuto sottoporsi ai test ogni tre mesi. Bello schifo. Anche se adesso esistevano nuove cure, l'HIV rimaneva una malattia preoccupante e pericolosa.

Si sentiva onorata che le avesse chiesto di accompagnarlo. Si erano conosciuti un paio di anni prima durante un breve campo estivo e avevano legato molto, ma dopo quella volta la loro amicizia si era fermata a un livello superficiale. Era bello scoprire di essere ancora così importante per lui.

Le mancava il John-Michael riflessivo, intelligente e incredibilmente colto che aveva conosciuto quando avevano quindici anni. In quel periodo lui aveva preso coscienza da poco della propria omosessualità e non aveva ancora fatto coming out. Glielo aveva confessato una sera mentre stavano scrivendo un pezzo insieme: un'intensa canzone d'amore che Lucy aveva immaginato per una voce femminile. Ma quando John-Michael gliel'aveva cantata non aveva cambiato nemmeno una virgola, interpretando il pezzo con amore struggente per un ragazzo. E lei, con grande delicatezza, gli aveva chiesto se fosse gay.

Quello con cui viveva adesso le sembrava un John-Michael del tutto diverso sotto certi aspetti. Ogni tanto mostrava ancora il lato tenero di un tempo, soprattutto quando decideva di preparare i dolcetti per i coinquilini. Ma diventava anche brusco, se non aggressivo, quando non riusciva a ottenere quello che voleva. Grace e Maya, che dividevano la stanza con lui, si lamentavano spesso che non fosse poi così pulito e ordinato come Lucy aveva fatto credere basandosi sui ricordi del campeggio estivo; in camera loro l'angolo di John-Michael era incasinato quanto quello di Maya, ma soprattutto non era più il ragazzo chiacchierone



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